Kendo Kendo Magazine

Campionati Italiani di Kendo: si vince con la testa, con il cuore e con la spada.

Siamo finalmente giunti ai giorni dello svolgimento dei Campionati Italiani di Kendo, suddivisi nelle categorie individuali maschili e femminili, juniores e a squadre. 
La competizione avrà luogo il 9 e 10 Marzo a Modena presso il Palamadiba (Canaletto Sud), l’ingresso è libero.

Come previsto dal regolamento del Campionato, gli atleti si confronteranno nei rispettivi combattimenti, denominati shiai, usando lo shinai, una spada formata da quattro stecche di bambù saldamente fissate insieme e che ricorda la katana, la spada che i Samurai usavano nei loro duelli.

Gli shinai da utilizzare nei combattimenti dei Campionati saranno controllati preventivamente e dovranno risultare idonei sia per forma che per il loro peso così come previsto dal “Regolamento dello shiai di Kendo e Arbitraggio”.

Gli iscritti al Campionato saranno suddivisi, in una fase iniziale, in pool prevalentemente composte da tre atleti confrontandosi tra di loro in incontri al meglio di tre tecniche valide (sanbonshobu) messe a segno nei quattro minuti disponibili.

I primi due atleti classificati nelle rispettive pool accederanno agli incontri ad eliminazione diretta fino ai quarti di finale compresi, mentre le semifinali e finali avranno la durata di cinque minuti terminati i quali, se ancora in parità, l’incontro procederà senza limite di tempo fino al primo colpo valido messo a segno da uno dei due contendenti.

Per la competizione a squadre formate ognuna da cinque atleti, si procederà con il solito sistema delle pool e delle eliminazioni dirette con la squadra vincente che proseguirà nella competizione se si sarà aggiudicata almeno tre dei cinque combattimenti tra i rispettivi componenti.

Gli incontri, si svolgeranno su un area denominata shiai-jo consistente in un grande quadrato con dimensioni che variano da 9×9 a 11×11 metri dove all’interno sono disegnate due strisce parallele che rappresentano il punto su cui si posizioneranno i competitori e da cui avrà inizio e fine lo shiai.

Ogni incontro vedrà la presenza di tre arbitri, di cui uno centrale, collocati nell’area di gara in modo da cogliere ogni angolazione del combattimento e dotati ognuno di una bandierina rossa e una bianca, colori con i quali vengono identificati i due atleti, che indosseranno dei nastrini di colore rosso o bianco allacciati sulla schiena che ne consentiranno l’ identificazione.
Nello shiai del Kendo sono validi i colpi portati a quattro bersagli su altrettante parti del corpo dell’avversario : la testa (men) la gola (tsuki) il polso (kote) e il ventre (do), tutte parti dotate di particolari protezioni il cui insieme viene definito Bogu che ricorda le armature usate in battaglia dai Samurai.

Sarà il momento in cui ognuno dei concorrenti avrà modo di testare il proprio grado di preparazione raggiunto attraverso gli allenamenti nel proprio Dojo e nei vari stage eventualmente frequentati.

Lo shiai del Kendo fa in modo che la nostra personalità si sviluppi positivamente, migliorando sempre più il controllo di noi stessi nel gestire al meglio le nostre azioni.

Si impara a scegliere quale strategia sia quella più adatta, in funzione di un attento studio dell’avversario, cercando di capire il suo stile di combattimento e reagire rapidamente al mutare delle situazioni.

Nel combattimento di Kendo, un aspetto molto importante è lo studio della giusta distanza da tenere tra noi e il nostro avversario.                                                                   

Issoku-itto no ma è la distanza che ci permette di attaccare l’avversario compiendo un solo passo in avanti. È la distanza più comunemente usata durante i combattimenti.          

To-ma è una distanza più lontana di quella precedentemente citata, e permette di studiare quando è il caso di accorciarla entrando in vari modi nella guardia dell’avversario, giungendo a issoku-itto no ma e quindi alla giusta distanza per sferrare l’attacco.                                                                                                   

Chika-ma è la più corta di tutte le posizioni di attacco e permette di portare una tecnica conto l’avversario rapidamente, senza eseguire alcun passo.                    

Anche questo aspetto del Kendo e del relativo shiai, comprendente le varie distanze da tenere per portare un attacco efficace, fa parte delle strategie che in un combattimento possono portare ad una vittoria o una sconfitta, mentre in passato decretavano la vita o la morte del Samurai.

Lo shiai ci permette di migliorare la nostra concentrazione in una situazione di elevata pressione.

Di non dare nulla per scontato sentendoci migliori, ma, usando la giusta umiltà, mettere in pratica il nostro miglior Kendo e capire cosa abbiamo fatto bene e cosa abbiamo sbagliato in un determinato shiai.

Per questo, alla fine del combattimento, dobbiamo salutare rispettosamente quello che è stato il nostro avversario perché ci ha permesso di capire, se ha usato il suo miglior Kendo con sincerità, quali sono gli errori che abbiamo commesso, sui quali dovremmo agire per eliminarli.

Comunque vada il nostro shiai, a prescindere dal risultato finale della competizione, ci avrà comunque permesso di fare un ulteriore passo in avanti verso il miglioramento di noi stessi affrontando, oltre all’avversario, i nostri timori e le nostre tensioni.                                                                                                        

In Giappone, da sempre, il Kendo è considerata l’arte più nobile, la più elevata, la più vicina, insieme allo Iaido, alla “Via” dello Zen e del Bushido, la “Via del guerriero”.

Attraverso i secoli, si è sviluppata sempre più, affinando le proprie tecniche ed il proprio contenuto spirituale. Sia con questo Campionato Italiano sia con il prossimo Campionato Mondiale potremo assistere dal vivo allo svolgimento di questa affascinante Arte Marziale con i suoi importanti contenuti tecnici e spirituali.

Sarà un importantissimo Campionato Italiano in vista del Campionato Mondiale che la nostra Nazionale disputerà dal 4 al 7 Luglio prossimo al Forum di Assago-Milano.   

Si tratta di due eventi da non perdere assolutamente.

 

L'Autore dell'Articolo

Antonio Giardina

Nato nel 1952 in Maremma a Orbetello (GR) si è trasferito a Livorno dal 1979. Nel 1974, durante il periodo degli studi a Pisa, ha iniziato la pratica del Karate che continua ancora oggi. Nel 2007 si è iscritto alla CIK praticando da allora Kendo e Iaido. Ama molto la scrittura, la fotografia e ascoltare musica. Praticare le Arti Marziali cercando di migliorare ogni giorno se stesso è ormai un suo bisogno costante ed un proprio stile di vita.

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