Naginata Do è un’arte marziale giapponese praticata con il naginata, arma equivalente al falcione che era in uso presso la fanteria europea nel Medioevo.
Sin dalla mitologia, il Giappone era dipinto come “il paese dalle mille lance“. La lancia, per significato simbolico, veniva immediatamente dopo l’arco e le frecce; se ne ha una palese dimostrazione osservando le opere artistiche, nelle quali il guerriero (bushi) veniva comunemente rappresentato con una lancia in pugno.
Il naginata, erroneamente tradotto dagli europei con “alabarda”, è un particolare tipo di lancia giapponese. La sua lama era quella di una spada e non quella di un’ascia, come nel caso dell’alabarda. Questa arma divenne famosa per la sua enorme versatilità e un vastissimo numero di scuole si dedicarono al suo studio e alle sue applicazioni nel combattimento e nella guerra.
Al giorno d’oggi, questa arte viene praticata con naginata in legno e canne di bambù (queste ultime sostituiscono la lama) e comprende sia combattimenti che kata in coppia.
I praticanti indossano un abbigliamento ed un’armatura simili a quelli del kendo, con l’aggiunta di protezioni alla parte inferiore delle gambe.
Interessanti e spettacolari sono i combattimenti interdisciplinari di kendo e naginata do, che mettono di fronte shinai e naginata.